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“Il Tuffatore di”: una nuova edizione “aggiornata” della mostra che il MMMAC Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea produsse e organizzò nel 1998, a cura di Gillo Dorfles.

Gli artisti coinvolti nel progetto sono: Altan, Enrico Baj, Bruno Brindisi, Renato Calligaro, Crepax, Enzo Cucchi, Pablo Echaurren, Giuliano, Pietro Lista, Marco Lodola, Ugo Nespolo, Mimmo Paladino, Tullio Pericoli, Mario Persico, Gianni Pisani, Staino, Emilio Tadini, tutti diversi tra loro per stile, poetica e pratica, uniti nel nome di un’opera unica al mondo. 

Oggi, alla mostra originaria si aggiunge una nuova, inedita opera realizzata da Gillo Dorfles: un “Tuffatore” d’eccezione disegnato dal grande critico, intellettuale e artista, molto legato alla città di Paestum.

 

Un tuffo collettivo

Il passaggio verso l’aldilà, come è rappresentato nella Tomba del Tuffatore, ha sempre suscitato in me un senso di leggerezza, di levità, di ironia. Mi piace pensare al passaggio dalla vita alla morte come se avvenisse con un tuffo: a bomba, carpiato o con il naso tappato, o un doloroso tuffo di pancia, o con la rincorsa, di schiena a occhi chiusi… Vedo questo atto come un grande simbolo di liberazione misto a brividi di paura, adrenalina, incertezze e dubbi che credo caratterizzino ogni tuffo reale e ogni pensiero legato alla morte.

La Tomba del Tuffatore suscita queste riflessioni e molte altre, in tutti noi: tanto potente è la sua capacità di comunicare, e sempre, da ispirare la bellissima mostra “Il Tuffatore di”, prodotta e realizzata dal MMMAC nel 1998. Una serie di artisti di grande valore, tutti diversi tra loro per stile, poetica e pratica, uniti nel nome di un'opera unica al mondo: sedici voci per declinare e reinterpretare un assoluto dell'arte classica, indissolubilmente legato alla città di Paestum.

Il MMMAC è un’importante realtà del nostro territorio. Grazie alla sua attività, tra gli anni Novanta e i primi Duemila, Paestum ha vissuto un momento magico in cui l’arte classica si confrontava con l’arte contemporanea, grazie all'esposizione di opere e alla presenza di artisti di fama internazionale. 

 

Da piccolo ho visitato diverse mostre del MMMAC e ho un ricordo bellissimo di quei momenti vicini all'arte, che hanno contribuito fortemente a ispirare e definire la mia formazione e i miei interessi. Il MMMAC era l’unico luogo del nostro territorio in cui fosse possibile vivere un’atmosfera che percepivo come “diversa”, nuova e stimolante in un modo che allora non conoscevo.

Per questi motivi sono felice di riproporre oggi la  mostra “Il Tuffatore di” a Spazio Paestum, con una novità importante: un “Tuffatore” disegnato da Gillo Dorfles, un inedito realizzato in acquaforte/acquatinta. Nell'anno della scomparsa del critico d'arte, pittore e filosofo, che tanto tempo ha trascorso nell'amata Paestum, gli rendiamo onore presentando alla città un omaggio artistico da lui prodotto, ispirato da quel simbolo eterno di Paestum che è “La Tomba del Tuffatore”.

Nei mesi di lavoro precedenti alla mostra ho pensato che mi sarebbe piaciuto far parte di questo bellissimo gruppo di artisti: la mia immagine del “Tuffatore” raffigurerebbe un tuffo collettivo, in cui tutti si tengono per mano come quando da bambini ci si tuffava assieme per farsi forza e sconfiggere la paura, e per divertirsi. E questa immagine di condivisione potrebbe simboleggiare anche nuove collaborazioni tra quelle entità di Capaccio Paestum che desiderano creare nuove sinergie e generare bellezza.

Mario Scairato

Foto Jacopo Naddeo e Antonio Caporaso